Abito TEHANI: nome polinesiano che significa : “ Le carezze dei fiori profumati”Il significato di questo nome ci accompagna soavemente su piani in cui l’eterico danza nell’invisibile ma percettibile olfatto.
In questa Opera ogni taglio corrisponde a pieghe diverse fermate da tubicini in cristallo o lasciate
libere di arzigolare in margini arrotondati, come “gorgere” irregolarmente ripiegate.
Ogni parte del modello che sia di organza , crèpe o saten di seta, è tinta rigorosamente a mano, ottenendo sfumature uniche, nelle gamme dei rosa cipria, rosa antico, rosa pastello e rosa intensi a formare vibrazioni di colore ove i pigmenti ora si riuniscono intensificando il proprio tono, ora si disperdono a sconfinare nel tenue.
Foto dell’abito in lavorazione conducono alla visione dei particolari : assimetrie delle centinaia di piegoline, raccolte nei tagli della gonna, contornate da rifiniture a cordoncino i cui vertici ostentano gocce di cristallo.
La forma a sirena si espande in tre larghi petali in sbieco, due ai lati ed uno formante strascico sul dietro.
Due pannelli sul davanti danno verticalità e slancio all’insieme, formando incrociandosi, uno spacco centrale.
L’allacciatura a stringhe sul dietro permette di allargarsi di una taglia.
Il contrasto tra rigidità e sinuosità della Linea di questo abito è accentuato dal suo colore rosa.
Giochi di pieghettature, pannelli, organza rigida per i petali nella gonna, e tinte richiamano ad elementi egizi come il lino plissettato e i fiori di loto.
Modello estremamente interessante. Ha richiesto molte ore di lavoro per la realizzazione del carta-modello e la sua confezione.